Il borgo di Cellino Attanasio si colloca nella bassa Valle del Vomano all’interno della provincia di Teramo, tra le foci del fiume Piomba (a sud) e Vomano (a nord). Con i suoi 44 kmq confina con numerosi paesi: a oriente con il comune di Atri, a occidente con quello di Cermignano, a meridione con i comuni di Montefino, Bisenti e Castiglione M. Raimondo mentre a settentrione con il comune di Castellalto delimitato dal fiume Vomano.
Inoltre il territorio comunale è suddiviso amministrativamente da quattro zone:
• Cellino Capoluogo;
• Valviano;
• Scorrano;
• Faiete.
In età romana è documentata nel borgo di Cellino Attanasio la presenza di un vicus e di ville rustiche, in varie località.
Mentre durante il Medioevo l’allora “Cellinum” è stato dominio di tre grandi Abbazie del tempo:
• Il Monastero di San Vincenzo al Volturno;
• Il Monastero di Montecassino;
• Il Monastero di San Giovanni in Venere.
Successivamente con il declino delle Abbazie Benedettine, tra XIII e XIV secolo è stato dominio del Francescanesimo. In quei stessi anni Cellino è passato dal dominio religioso a quello civile con il dominio della famiglia Acquaviva. In maniera particolare questi sono anni dominati da tre grandi personaggi principali:
• Gioisa I Acquaviva;
• Giulio Antonio Acquaviva d’Aragona;
• Andrea Matteo III Acquaviva d’Aragona.
È soprattutto un periodo in cui Cellino diviene luogo di battaglia, ma anche di realizzazione di molte opere artistiche commissionate dagli stessi membri Acquaviva. Il loro dominio è continuato negli anni fino al 18 Dicembre 1798, data che ha segnato l’ingresso nel paese dell’armata repubblicana francese, fino ad arrivare alla costituzione del Regno d’Italia nel 1861.